Allattamento al seno

Allattamento al seno

Già durante la gravidanza il corpo della donna cambia per adattarsi ad accogliere il feto che sta crescendo: anche il seno si prepara per permettere di allattare. L’allattamento al seno è il modo più semplice e naturale per continuare e rafforzare il legame madre-figlio iniziato durante la gestazione.

Ovviamente se ci sono controindicazioni o la mamma per qualsiasi motivo non può o non vuole allattare al seno, non vuol dire che il suo bimbo crescerà male. Ogni donna decide da sola, l’importante è che sia una scelta consapevole. Io ho deciso di allattare mio figlio: l’ho allattato esclusivamente al seno fino a 6 mesi ed ho continuato dopo lo svezzamento fino a poco più di due anni. È stata una scelta mia, un’esigenza sua, un modo per coccolarlo, perché faceva stare bene entrambi e, se tornassi indietro, farei la stessa cosa.

Allattare è una sensazione meravigliosa dal punto di vista emotivo, una cosa estremamente naturale per entrambi e inoltre ha il vantaggio che il latte è sempre e subito disponibile e alla temperatura giusta. Anche la notte o quando siete fuori casa non c’è bisogno di dover portare e preparare bottigline e tutto il resto.

Forse all’inizio ci può essere qualche difficoltà perché il piccolo e la mamma devono capire il metodo giusto, potrebbero crearsi degli ingorghi mammari o far male, ma tutto passa in pochi giorni, basta essere convinte e stare tranquille e rilassate ogni volta che si allatta.

Altro vantaggio è che il bambino si autoregola, nel senso che mangia quando ha bisogno, quando ha fame, per questo l’allattamento al seno è a richiesta: non ascoltate chi dice che deve mangiare per forza ogni 3 ore. In ogni caso sarà l’istinto di mamma a guidarvi in questa esperienza, capirete quando avrà fame, quando vorrà solo essere consolato e coccolato o vorrà dormire e comunque il vostro seno si regolerà a produrre latte secondo le necessità del piccolo.

Per un neonato non c’è alimento migliore del latte della sua mamma. Il latte cambia la sua composizione nel tempo e anche durante la poppata. I primi giorni c’è il colostro, un latte giallo, ricco e denso che gli garantisce elementi importanti per la sua salute e per le difese dalle infezioni, nei giorni successivi diventa più bianco e acquoso fino a raggiungere la composizione definitiva. All’inizio della poppate, invece, il latte ha un contenuto di calorie basso che consente al piccolo di placare la sete e non sentirsi troppo sazio, mentre dopo riceverà quello ricco di nutrienti.

I benefici per il bambino sono tanti: il latte materno è l’unico alimento naturale che contiene tutti i nutrienti nelle giuste misure, è più digeribile, protegge dalle infezioni respiratorie, migliora lo sviluppo intestinale, riduce il rischio di sviluppare allergie, rafforza il sistema immunitario e pare che incida positivamente sull’intelligenza dei bambini.

Anche per la mamma ci sono tanti vantaggi: l’allattamento aiuta a far tornare l’utero alle dimensioni normali dopo il parto, favorisce la perdita di peso senza far ricorso a diete, diminuisce il rischio di tumore al seno e alle ovaie, diminuisce il rischio di osteoporosi e diminuisce lo stress grazie agli ormoni prodotti.

Informatevi bene prima di partorire, magari seguite un corso pre-parto, consultate un’ostetrica, per avere tutte le indicazioni necessarie per l’allattamento.

 

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