Titolo della pellicola di Carlo Verdone del 2004: ma davvero l’amore è eterno? La crisi di coppia, la conseguente perdita del desiderio sessuale e la fine della passione, dell’amore. Più che la trama del film sembra la trama della vita.
In effetti se non c’è passione, se non c’è coinvolgimento sessuale ed emotivo, allora l’amore non sussiste e, con tutta probabilità, l’amore non sopravviverà una volta trascorsa l’estate.
Secondo una ricerca pare che a partire dal primo periodo di matrimonio o convivenza si passa dalla media di un rapporto al giorno per arrivare, dopo 4 anni, alla media di uno al mese!
L’insoddisfazione e l’infelicità nella coppia sono all’ordine del giorno e sono tanti i coniugi che oggi si rivolgono ad uno psicoterapeuta per capire se dopo anni di amore la crisi possa essere superata.
Ovviamente sulla domanda “l’amore è eterno” non possono che esserci due correnti di pensiero: quella convinta che c’è una fine e quella che afferma che la durata è nelle mani degli innamorati. Io propendo per la seconda. Un rapporto lungo attraversa varie fasi, vari cicli, il “trucco” sta nel cercare sempre l’interesse comune, nel cercare momenti intimi, nel parlare, confrontarsi, insomma tenere viva la passione, prima di tutto, ma anche non annoiarsi mai nel quotidiano.
Molto psicologi sostengono che l’amore appassionato è come una fiamma che brucia rapidamente, per poi spegnersi: quindi se una coppia resiste nel tempo vuol dire che ci ha messo solo impegno reciproco. O forse per far durare l’amore bisognerebbe accendere la scintilla ad intermittenza: un’impresa ardua? Forse si, ma potrebbe essere un modo per far durare l’amore!
Altri psicologi sostengono, invece, che l’amore può durare se i due innamorati condividono la stessa storia, se hanno lo stesso modo di vedere la vita e concepire l’amore. Io aggiungere anche se hanno molti interessi e mete in comune e se nell’intimità si trovano d’accordo!
Ovviamente tutti sappiamo che nulla è eterno perchè, inevitabilmente, si invecchia e si muore.
Ma forse la differenza sta tra chi vive il nuovo senza includerci già il concetto di “morte” e chi lo vive, invece, partendo dalla considerazione che tanto prima o poi “morirà”. Una profonda differenza e, quindi, un modo di vivere e di comportarsi completamente diverso.
Forse affinché l’amore duri in eterno bisogna non idealizzarlo, non idealizzare il proprio partner, affrontare le crisi, il periodo NO, la stanchezza e ritrovarsi, riaccendere la scintilla di cui parlavamo sopra e darsi completamente all’altro.
Amare vuol dire perdonare, accettare, ascoltare, comprendere, sostenere, dare fiducia, aiutare, incoraggiare e molto altro. Siamo noi a scegliere di farlo, quindi, magari, perché l’amore sia eterno deve essere una scelta! Amare, dunque, come scelta di vita, una scelta da compiere in due nella coppia.