Pediculosi: non perdiamo la testa!

Pediculosi: non perdiamo la testa!

La pediculosi del capo è un’infestazione, tipica nei bambini, causata da un parassita  che risiede a stretto contatto con il cuoio capelluto. I pidocchi sono parassiti che infestano la testa e il collo, depongono le loro uova alla base del capello e si nutrono succhiando piccole quantità di sangue. Il ciclo vitale del parassita consiste di 3 fasi: uova, ninfa e adulto.

Contrariamente a quanto si crede, i pidocchi non saltano da una testa all’altra: il contagio avviene fra persona e persona, sia per contatto diretto, che attraverso lo scambio di pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani, cuscini, biancheria da letto. L’infestazione è più frequente nelle scuole, negli oratori, nelle palestre, in cui vi sono molte occasioni di contatto. L’aspetto positivo è che i pidocchi non possono sopravvivere più di due o tre giorni al di fuori del corpo umano e che sono facilmente attaccati dai vari sistemi di disinfestazione.

Altro pregiudizio è credere che i pidocchi infestino solo le persone sporche: in realtà qualsiasi individuo può essere infestato, indipendentemente dalla sua igiene. Infine non esiste il contagio fra animali e persone.

In genere dopo qualche giorno dall’infestazione la persona inizia ad avere prurito alla testa e a grattarsi, inizialmente dietro e vicino le orecchie, dove  vengono deposte le uova, in seguito alla nuca e alla parte alta del tronco. Il prurito è causato da una reazione allergica alla saliva dell’insetto e, pertanto, tra l’infestazione e la comparsa dei sintomi trascorre qualche giorno in cui il soggetto infestato non si accorge di avere i pidocchi. A volte gli escrementi dei pidocchi sono visibili sul cuscino sotto forma di polvere nera.

Per eliminare l’infestazione occorre seguire alcune indicazioni di trattamento, anche se bisogna dire che nessun prodotto ha effetto preventivo.

Ecco cosa fare.

– Effettuare un’accurata ispezione del capo, magari con l’aiuto di una lente d’ingrandimento in un ambiente intensamente illuminato, per individuare e rimuovere manualmente pidocchi e uova.

– Trattare i capelli con un prodotto antiparassitario specifico.

– Dopo il trattamento, usare un pettine a denti molto fitti per rimuovere le uova, pettinando accuratamente ciocca per ciocca partendo dalla radice del capello.

– Disinfettare le lenzuola e gli abiti, che vanno lavati in acqua a 60°.

– Lasciare all’aria aperta o conservare in un sacchetto di plastica ben chiuso per 2 settimane gli oggetti o i giocattoli venuti a contatto con la persona infestata

– Lavare e disinfettare accuratamente pettini, spazzole e fermagli, immergendoli in acqua molto calda per 10-20 minuti perché il parassita è sensibile al calore.

– L’unica misura di prevenzione per evitare la diffusione ad altri è accorgersi il prima possibile dell’infestazione, controllando ogni settimana la testa dei bambini in età scolare, anche quando non presenta sintomi.

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