Il sesso forte e l’andrologo

Abbiamo più volte parlato di problemi e di prevenzione della donna…ma il “maschio”?
In realtà il “sesso forte” si sente un pò immune dai problemi, tende a trascurarsi e va dal medico solo quando c’è un disturbo conclamato. Anche lo stile di vita non è eccezionale: pare, infatti,  che fumino e consumino più alcolici rispetto alle donne. Per non parlare della dieta: il 37 per cento dei maschi italiani è in sovrappeso e il 12 per cento è obeso.
L’unico controllo che effettuano con maggiore frequenza è quello del colon: la maggior parte degli ultracinquantenni fa, infatti,  l’esame diagnostico che valuta la presenza di sangue occulto nelle feci.
Molti neppure sanno che esiste un medico specializzato solo nelle malattie degli uomini, l’andrologo.
Purtroppo sono pochissimi i ventenni che si recano da questo specialista, a differenza delle donne che invece si rivolgono al ginecologo molto giovani.
Il primo controllo andrebbe già fatto durante l’infanzia per valutare la posizione dei testicoli ed eventuali alterazioni del pene. L’altro durante l’adolescenza per valutare, invece, la presenza di varicocele, che è  la dilatazione varicosa delle vene nello scroto: le vene dilatate determinano un innalzamento delle temperatura del testicolo, di pochi, gradi, che se si mantiene per lungo tempo può causare infertilità.
Successivamente è importante, invece, verificare le eventuali alterazioni dei testicoli e possibili segnali legati alla presenza di tumori.
La visita andrologica non è dolorosa e può essere l’occasione giusta per parlare con un adulto competente. L’andrologo, quindi, osserva i genitali per valutare la forma del pene, del glande e dello scroto e capire se ci sono infiammazioni o alterazioni anatomiche ed esegue una palpazione dei testicoli per accertarsi che non ci siano patologie.