L’età dei capricci

L’età dei capricci

E’ormai da qualche mese che mi trovo ad assistere a scene degne di Mario Merola da parte del mio piccolino. Ho notato che il capriccio inizia soprattutto quando sono indaffarata o quando vuole ottenere qualcosa che sa che non può avere. Devo dire che prima era un angioletto, potevamo fare qualunque cosa con lui. Ha sempre avuto un carattere forte e a modo suo faceva capirlo, ma ora vuole proprio imporsi. Qualche volta alza addirittura le mani e ci stuzzica fino a farci perdere la pazienza. Allora mi sono chiesta: “in cosa abbiamo sbagliato?”  In niente, nel senso che abbiamo cercato di educarlo al meglio, ma nulla si può di fronte a “i terribili due anni”.
In questa fase delle crescita il bambino mette alla prova gli adulti, cercando di capire fino a che può spingersi e soprattutto cerca di affermare la propria identità.
Non ne parliamo poi dei NO continui, anche quando in realtà vuole dire si. Con i NO esprime la sua libertà di scelta, la sua autonomia. Questa quindi è l’età in cui i bambini iniziano ad avere percezione di sé come persone, a prendere le prime decisioni da soli e ad affermare le proprie idee.
In fondo però sono ancora piccini e quindi rimane la loro insicurezza e il bisogno di avere continue rassicurazioni e aiuto dai genitori. Per loro è una tappa importante, per noi genitori un periodo molto, molto impegnativo nell’educarli.
L’epoca del capriccio di solito inizia intorno ai 20-24 mesi e dovrebbe durare qualche mese, al massimo un anno, per poi andare meglio intorno ai 4 anni. Armiamoci, quindi, di tanta pazienza e cerchiamo di fronteggiare i capricci in maniera costruttiva.

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